Soggiorno a Paestum e Cilento

PAESTUM e il CILENTO

Maggio 2018

Siamo partiti in 102 (2 pullman) alla volta dei paesaggi incantati del Cilento.

Arrivati ad Attigliano, in Umbria, nel pomeriggio siamo partiti alla scoperta di Viterbo, la città con il Palazzo dei Papi, sede papale nel XIII secolo. Capoluogo di antica origine etrusca e di grandi tradizioni storiche, conserva un aspetto monumentale tra i più importanti del Lazio: palazzi aristocratici, suggestivi quartieri medievali, chiese e chiostri di varie epoche, torri slanciate ed eleganti fontane, cinta da alte mura merlate e da massicce torri pressochè intatte.

La serata ad Attigliano è trascorsa tra vari assaggi delle specialità umbre (ottime le pappardelle al ragù di cinghiale).

Nella mattinata successiva siamo arrivati a Paestum (SA) presso l’Hotel Resort Oasis****. Incantevole villaggio immerso nel verde, dotato di ogni confort e di una bellissima piscina. Ristorazione all’altezza delle più raffinate specialità campane, soprattutto riguardo alla varietà e nobiltà del pesce e dei dolci proposti.

E abbiamo iniziato il nostro tour visitando Castellabate, nel parco del Cilento e Vallo Adriano, riconosciuto dalla’UNESCO “patrimonio dell’umanità”; stradine, vicoletti, brevi gradinate, palazzi e case intercomunicanti si intercorrono senza soluzioni di continuità; il borgo è stato anche la location del film “Benvenuti al sud”. Sono stati anche propizi il saluto e un bacio ad una bellissima sposa incontrata strada facendo.

Non è mancata la visita all’area archeologica di Paestum, la più bella città della Magna Grecia, per l’imponenza e grandiosità dei suoi tre templi dorici, la Basilica, il tempio di Cerere e il tempio di Nettuno; abbiamo visitato anche il museo archeologico nazionale, che mostra reperti di eccezionale raffinatezza e valore.

La visita a Caserta e alla sua Reggia, trionfo del barocco italiano, è stata in parte funestata dal maltempo; non abbiamo potuto inoltrarci nei suoi rinomati giardini, ma in compenso siamo rimasti incantati dalla bellezza e dalla grandiosità degli interni, un continuo susseguirsi di stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture e pavimenti ad intarsio.

La minicrociera lungo la “divina costiera amalfitana” ci ha dato una suggestiva visione di paesaggi di straordinaria bellezza, dove la natura si fonde armoniosamente con l’intervento dell’uomo: dai terrazzamenti con i limoneti, dagli orti ai vigneti, dai pittoreschi centri abitati (Vietri, Majori, Minori e altri) alle torri di avvistamento è una tavolozza di colori; siamo scesi a Positano, piccolo borgo completamente costruito in verticale e aggrappato alla roccia, con le sue numerosissime botteghe dove trovi raffinati manufatti in canapa, cotone, lino e seta, e sandali fatti a mano seduta stante; e poi ad Amalfi, con il suo groviglio di vicoli e scalinatelle, e una piccola piazzetta, il salotto, dominata dall’imponente Cattedrale romanica, che conserva le reliquie del santo patrono Andrea.

Sulla via del ritorno, ci siamo fermati a Castiglione del Lago, situato su di un promontorio, che mantiene l’assetto urbano del XIII sec., con la dimora rinascimentale dei Duchi della Corgna e la fortezza del Leone di Federico II di Svevia; dalle mura del castello si apre una deliziosa vista sul Lago Trasimeno. Apprezzatissimo il momento conviviale presso il Ristorante Café Noir, in riva al lago.

Sazi di bellezze artistiche e di specialità inter-regionali, abbiamo ripreso la strada verso casa, dandoci appuntamento alla prossima escursione settembrina in Sardegna.

Buon viaggio a tutti.

Claudio Bergamin

 

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